Nel 2020 un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology ha utilizzato l’intelligenza artificiale per scoprire un antibiotico in grado di uccidere l’Escherichia coli, mostrando a tutti quanto può essere efficace e rapida la scoperta di farmaci assistita da questo tipo di sistemi.
L'antibiotico fu chiamato halicina ed è stato trovato in tempi brevissimi rispetto a quanto ci avrebbe messo la ricerca tradizionale, analizzando contemporaneamente migliaia di molecole e di composti. Il nome "halicina" è un omaggio ad HAL 9000, l'intelligenza artificiale del film 2001: Odissea nello spazio.
“Il fatto che il 90% dei farmaci fallisca in clinica ci dice che c’è margine di miglioramento. È un sistema davvero complesso. Questo è esattamente ciò per cui è stato creato l’apprendimento automatico: sistemi davvero complessi”, ha detto a Vox Chris Gibson, co-fondatore e CEO della società biotecnologica Recursion. “Ciò non significa eliminare il ruolo che le persone svolgono in molti modi, ma aumenta e trasforma i nostri scienziati in super scienziati per avere questi strumenti per andare più velocemente ed esplorare in modo più ampio”.
Con almeno 700.000 decessi ogni anno attribuiti a malattie resistenti ai farmaci (un numero destinato a crescere fino a 10 milioni di decessi all’anno entro il 2050) la necessità di accelerare è grande, soprattutto considerando che il ritmo dei progressi sui farmaci si è bloccato negli ultimi decenni.
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