Ortaggi, verdura e frutta sono alimenti preziosi per la salute, ma quando si acquistano è importante fare attenzione perché possono contenere residui di pesticidi pericolosi per il benessere della persona.
Su foglie, bucce e parti esterne dei prodotti vegetali possono essere presenti antiparassitari, repellenti e altri tipi sostanze chimiche utilizzate durante la coltivazione, che se ingerite hanno effetti negativi sull’organismo, possono interferire con l’attività ormonale e causare patologie croniche.
Uno studio effettuato dalla Pesticide action network Europe, una rete di organizzazioni non governative europee che si occupa di promuovere l’utilizzo di soluzioni ecosostenibili al posto dei pesticidi, ha rilevato come questi ultimi agiscano sulle funzionalità del sistema endocrino, riproduttivo e portano al sorgere di tumori e problemi di fertilità.
L’organizzazione ha elaborato una guida per i consumatori, la Pan Europe consumer guide, in cui indica quali sono ortaggi da evitare.
Gli ortaggi più contaminati da pesticidi sono:
Si tratti di vegetali molto diffusi sulle tavole italiane e che se ottenuti con metodi dell’agricoltura biologica possono essere consumati senza limiti e rischi. Per questo quando si devono comprare è consigliabile verificare la provenienza ed evitare quelli che vengono dall’estero. La soluzione migliore per essere sicuri di mangiare ortaggi sani e privi di pesticidi è di coltivarli nel proprio orto o acquistarli presso i contadini o aziende agricole locali, che impiegano fitosanitari o prodotti naturali per tenere lontani i parassiti e far crescere le colture.
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Nonostante in Italia i controlli siano elevati, sui banchi di frutta e verdura possono finire ortaggi trattati con pesticidi, per questo dopo averli comprati è indispensabili lavarli utilizzando il bicarbonato di sodio, eliminando la parte esterna o le prime foglie per quanto riguarda le insalate.
In generale, per limitare l’esposizione dell’organismo a sostanze chimiche pericolose è necessario: